Regione Lombardia, per la programmazione nazionale del triennio 2018-2020, in tema di edilizia scolastica, ha adottato i criteri per la raccolta delle necessità degli interventi
Si informa che è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 4, Serie Ordinaria, del 23 gennaio 2018 la D.G.R. del 17 gennaio 2018 n. 7764 denominata “Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica per il triennio 2018-2020 – Individuazione dei criteri per la raccolta del fabbisogno di interventi di edilizia scolastica”.
Interventi/Priorità
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Punteggio
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a) Interventi di adeguamento sismico, o di nuova costruzione per sostituzione degli edifici esistenti nel caso in cui l’adeguamento sismico non sia conveniente, ovvero di miglioramento sismico nel caso in cui l’edificio non sia adeguabile in ragione di vincolo di interesse culturale;
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40
(qualora l’importo dei lavori di adeguamento sismico sia inferiore al 50% dell’importo del progetto il punteggio viene determinato in 25 punti)
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b) Interventi finalizzati all’ottenimento del certificato di agibilità delle strutture o conseguenti a prescrizioni degli enti competenti (ASL e/o Vigili del Fuoco) sulla sicurezza per garantire l’agibilità dell’edificio;
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15
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c) Interventi finalizzati all’adeguamento dell’edificio scolastico alla normativa antincendio previa verifica statica e dinamica dell’edificio;
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15
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d) Ampliamenti e/o nuove costruzioni per soddisfare specifiche esigenze scolastiche;
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10
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e) Ogni altro intervento diverso da quelli di cui alle precedenti lettere a), b), c) e d) purché l’ente certifichi che la struttura sia adeguata alle normative vigenti e i relativi dati sono stati inseriti nell’anagrafe dell’edilizia scolastica (ARES)
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5
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Qualità dei progetti
(I punteggi sono sommabili tra loro)
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livello di progettazione;
1) Progetto esecutivo (10 punti)
2) Progetto definitivo (5 punti)
3) Progetto preliminare (2 punti)
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dismissione di edifici scolastici in locazione passiva ovvero attuazione di piani di razionalizzazione della rete scolastica formalmente approvati dall’Ente per l’ottimizzazione e riorganizzazione del servizio;
– Risparmio nei costi di gestione conseguente al rilascio di superfici in locazione (5 punti);
– Attuazione di piani di razionalizzazione della rete scolastica formalmente approvati dall’ente per l’ottimizzazione e riorganizzazione del servizio (5 punti)
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completamento dei lavori già iniziati e non completati per mancanza di finanziamento, misurato attraverso il rapporto fra il costo intervento di completamento e costo degli interventi già sostenuti;
Completamento mediante realizzazione di uno o più lotti funzionali appartenenti ad un progetto originale unitario già approvato ed in corso di esecuzione – percentuale del valore del lotto rispetto al valore del progetto complessivo (0,15 punti per ogni punto percentuale, o frazione di esso, fino ad un massimo di 7,5 punti;
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ulteriori criteri:
1) Intervento di competenza di un comune nato dalla fusione di due o più comuni contigui la cui istituzione sia stata sancita ai sensi della legge regionale 15 dicembre 2006, n. 29 dall’anno 2015 (5 punti);
2) Quota di cofinanziamento da parte dell’Ente locale superiore al 20% (0,5 punti per ogni punto percentuale, o frazione di esso, in più rispetto al 20%);
3) Possibilità di utilizzo extra-scolastico degli spazi (8 punti);
4) Polifunzionalità e interoperabilità degli spazi scolastici che garantiscano un’innovazione didattica anche attraverso la sperimentazione di nuovi ambienti e modelli di apprendimento (10 punti);
5) Eventuale coinvolgimento di investitori privati (non rientrano in tale casistica gli interventi realizzati a scomputo degli oneri di urbanizzazione) – percentuale dell’intervento a carico dell’investitore privato (0,25 punti per ogni punto percentuale, o frazione di esso) – a seguito di delucidazioni richieste alla DG Istruzione, Formazione e Lavoro, va rilevato che questo punto non fa riferimento a ipotesi di Partenariato Pubblico Privato, ma puramente a ipotesi in cui un ente privato decida di investire nel progetto di edilizia scolastica;
6) L’intervento è stato oggetto di progettazione partecipata (nella redazione del progetto ci si è avvalsi di comunicazioni, interviste di gruppo e/o di incontri con i portatori di interesse (scuola, famiglie, corpo docente e preside, nonni, ecc.) condividendo il progetto oppure si è stati affiancati da università che hanno già utilizzato tale metodologia) – (3 punti);
7) Ricorso ad azioni di Responsabilità Sociale di Impresa tramite coinvolgimento delle imprese del territorio nella realizzazione del progetto di edilizia scolastica (mediante risorse destinate al progetto – anche forniture, arredi, complementi d’arredo, ecc. – , convenzioni con la scuola per tirocini o per progetti di alternanza scuola lavoro, percorsi di formazione destinati ai docenti o studenti, accordi per sponsorizzazioni eventi culturali, di formazione, ecc., volontariato d’impresa)- (3 punti) – a seguito di delucidazioni richieste alla DG Istruzione, Formazione e Lavoro, va rilevato che questo punto intende valorizzare il coinvolgimento di imprese del territorio che in assenza di remunerazione decidono di attuare azioni di responsabilità sociale d’impresa.
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valutazione della sostenibilità del progetto;
1) Intervento che non comporta consumo di suolo (5 punti);
2) Efficientamento energetico dell’edificio:
– per edifici di nuova costruzione (5 punti se prevista una riduzione del valore di Eph finale almeno pari al 20% rispetto al valore di Eph limite, definiti entrambi ai sensi della dgr 8745/2008 e s.m.i.);
– per edifici esistenti (1 punto per ogni classe energetica in più raggiunta con l’intervento, rispetto a quella relativa allo stato di fatto dell’edificio riportata sull’Attestato di Prestazione Energetica);
– per edifici realizzati ad energia quasi zero NZEB (Nearly Zero Energy Building) (6 punti).
I sottopunti del 2) non sono sommabili tra loro e si prende in considerazione il più favorevole se concorrono.
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