Edilizia lombarda in leggera frenata,
aumentano gli investimenti sulla sostenibilità
La crescita del volume d’affari si attesta al +4,5%, mentre prosegue la tendenza positiva dell’occupazione. Un’impresa su due ha programmato misure ambientali e sociali
Milano, 05 dicembre 2023 – Edilizia ancora positiva nel terzo trimestre 2023, dove il volume d’affari delle imprese aumenta del +4,5% su base annua ma con un ritmo di crescita inferiore rispetto alle rilevazioni precedenti (+7,9% nel secondo trimestre). Questi i dati emersi dall’indagine svolta da Unioncamere Lombardia sull’andamento economico del settore. La variazione su base trimestrale, sebbene sempre col segno più, scende sotto l’1%. Ancora positiva l’occupazione (+0,3% la variazione del numero di addetti nel trimestre), con le imprese che confermano un’elevata difficoltà nel reperire la manodopera necessaria. Per gli ultimi mesi dell’anno la maggioranza degli imprenditori si aspetta ancora un segno positivo per volume d’affari e occupazione, grazie ai cantieri già avviati, ma sulla domanda di nuovi lavori mostrano incertezza: al centro delle preoccupazioni ci sono il mercato privato residenziale (saldo tra previsioni di crescita e di diminuzione pari a -10%) e quello delle ristrutturazioni (-13%), mentre aspettative positive si confermano per le infrastrutture pubbliche (+4%).
In questo quadro crescono gli sforzi delle imprese in tema di sostenibilità: il 53% delle imprese ha intrapreso o programmato misure per il miglioramento dell’impatto sociale, mentre il 52% si è adoperata per la riduzione dell’impatto ambientale. Si tratta di valori in crescita rispetto al 2022, soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità sociale, dove si sono registrati incrementi sia per le misure rivolte al personale delle imprese (formazione continua, valutazione del benessere lavorativo, welfare aziendale) sia per quelle rivolte all’esterno (promozione dei fornitori locali, rapporti con le eccellenze del territorio e con chi si occupa di solidarietà). Per quello che riguarda invece la riduzione dell’impatto ambientale, le misure più diffuse sono il controllo attivo dei consumi e delle emissioni, oltre alla certificazione della produzione e all’utilizzo di mezzi di trasporto a basso impatto.
“La sostenibilità si è rivelata una leva competitiva sempre più importante per le imprese che si sona affacciate ai mercati esteri e fa piacere constatare che il tema sia sempre più sentito anche per chi opera in Lombardia” ha commentato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia – “Partiamo da un buon livello con una sensibilità diffusa sia da parte delle imprese che dei cittadini, ma è necessario continuare a investire sulla formazione e su certificazioni”.
“I dati del report confermano quanto già osservato lo scorso anno: le imprese lombarde hanno avviato un percorso verso i temi della sostenibilità, riconoscendone anche il valore economico” ha evidenziato Tiziano Pavoni, Presidente di ANCE Lombardia. “Come Associazione pensiamo questo sia il momento giusto per il mondo del credito di utilizzare criteri omogenei di valutazione delle nostre aziende, il più possibile tarati sul settore edile e condivisi tra Istituzioni e imprese: questo permetterebbe di valorizzare uniformemente gli investimenti ambientali già fatti in azienda, che hanno e avranno benefici sull’ambiente e sull’economia della nostra regione”.
“Il settore si conferma assoluto protagonista del sistema produttivo ed economico lombardo, capace di adattarsi ai cambiamenti e alle nuove sfide, soprattutto in tema di sostenibilità ambientale – ha specificato Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia – Positivi anche i dati legati all’occupazione, certamente importanti che testimoniano la propensione delle imprese lombarde a creare sviluppo. Per il futuro del settore conteranno gli aspetti di formazione, certificazione dei processi e dei materiali, economia circolare nel riuso dei materiali e la garanzia di sicurezza sul lavoro nei cantieri. La filiera rimarrà in positivo se saremo in grado di rinnovarla e innovarla al fine di cogliere le grandi opportunità di rigenerazione urbana. La riqualificazione dei contesti urbani in ottica sostenibile passa dalla professionalità di questa filiera. Noi, come Regione, continueremo a sostenere programmi di economia circolare e formazione per la filiera che comunque, al fine di continuare a essere fondamentale per il PIL, ha bisogno di essere sostenuta dal governo rispetto all’accesso al credito e agli incentivi sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”.