Lo scorso 19 gennaio si è riunito il Tavolo di lavoro regionale per la predisposizione del nuovo Prezzario per le Opere Pubbliche. Nel corso della riunione Regione Lombardia ha ribadito le tempistiche di approvazione del Prezzario che dovrebbe avvenire con ogni probabilità entro giugno 2018, dopo l’avvio della nuova Legislatura regionale, cercando di chiudere l’istruttoria preliminare entro il prossimo mese di febbraio.
Inoltre è stato comunicato che il 26 gennaio si terrà una riunione presso ITACA tra tutte le Regioni in cui la Lombardia sottoporrà varie problematiche di ordine metodologico, quali ad esempio quella relativa al costo della manodopera desunto dalle tabelle ministeriali (l’ultimo Decreto dell’aprile 2017 riporta i costi al maggio 2016) che sono più basse rispetto ai costi reali, aggiornati ad oggi e quella relativa alla definizione dei costi di trasporto.
Alla riunione è intervenuto anche il Prof. Sdino del Politecnico di Milano che ha illustrato la metodologia che intende utilizzare per definire, su incarico di ANCE Lombardia, la tabella di concordanza tra il Prezzario del Comune di Milano e i diversi prezzari provinciali elaborati dalle diverse Camere di Commercio, ricordando che, in sede di prima applicazione, verrà applicata solo alle seguenti macro voci: Opere in cemento armato, Opere Stradali, Scavi e Demolizioni. Nel corso della riunione si è inoltre condiviso di utilizzare un metodo di confronto tra i diversi Prezzari che preveda l’utilizzo di un modello tipo di edificio/opera (C.D. modello funzionale) e, su richiesta del Comune di Milano, confrontando i costi e non i prezzi, in quanto vi sono delle differenze rispetto ai costi generali che il Comune considera al 13,5% mentre i prezzari delle Camere di Commercio utilizzano parametri più alti (18% ca quello di Milano).
Inoltre, per meglio armonizzare i dati di confronto tra i vari prezzari il Tavolo ha condiviso la necessità di individuare delle macro aree interprovinciali alle quali applicare le correzioni rispetto ai prezzi del Prezzario del Comune di Milano, così individuate:
1. Comune di Milano
2. Città metropolitana di Milano, Monza Brianza, Lodi
3. Varese, Como, Lecco, Sondrio
4. Bergamo, Brescia
5. Cremona, Mantova, Pavia
Inoltre si è valutata l’opportunità di prevedere un’ulteriore correzione per i lavori nei Comuni montani. Infine è stata ribadita la necessità di intraprendere un lavoro per uniformare le declaratorie tra i diversi prezzari.