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Regione Lombardia ha approvato il Bando volto al sostegno delle Start Up Lombarde in fase di avviamento o di consolidamento, denominato Arché

Sostegno alle Start Up Lombarde – Bando Arché

1 Agosto 2019
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Facendo seguito alla precedente News di ANCE Lombardia Prot. n. 445/PB/sc del 13 maggio 2019, si informa che è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia n. 31, Serie Ordinaria, del 30 luglio 2019 il D.d.s. n. 11109 del 26 luglio 2019 recante: “2014IT16RFOP012 – POR FESR Regione Lombardia 2014-2020 – Asse III Azione 3.A.1.1. – «Bando Archè – Nuove MPMI – Sostegno alle start up lombarde in fase di avviamento e consolidamento» – Approvazione bando”.

 
Il bando oggetto di analisi, i cui criteri applicativi venivano delineati direttamente dalla Delibera di Giunta Regionale n. 1595/2019, veniva denominato “primo bando” nella precedente circolare.
 
Si ricorda che i soggetti beneficiari della misura sono le MPMI e i liberi professionisti meglio delineati nella precedente news.
 
Giova rammentare che è prevista una dotazione finanziaria complessiva di 16 milioni di euro che sarà ripartita con le seguenti modalità:
• Misura A: 6 milioni di euro, (di cui 1 milione come riserva per le Start Up Innovative) con l’obiettivo di favorire piani di avvio per nuove imprese o attività professionali, 
• Misura B: 10 milioni di euro, (di cui 2 milioni come riserva per le Start Up Innovative) con l’obiettivo di favorire piani di consolidamento di attività di impresa o professionali già avviate.
 
L’agevolazione si sostanzia in contributi a fondo perduto la cui erogazione avverrà a saldo in unica soluzione, dietro la presentazione della complessiva rendicontazione finale di spesa, e, con riferimento all’entità dell’agevolazione:
– per la misura A è previsto un contributo pari al 40% dell’investimento ammissibile, per un contributo massimo di 50.000 euro e l’investimento minimo che dovrà essere implementato ammonta ad euro 30.000;
– per la misura B è previsto un contributo pari al 50% dell’investimento ammissibile, per un contributo massimo di 75.000 euro e l’investimento minimo che dovrà essere implementato ammonta ad euro 40.000.
 
Il bando, rispetto alla D.G.R. citata e recante i criteri applicativi della misura, dettaglia maggiormente le spese considerate ammissibili all’agevolazione e, sul punto, rilevano:
 
– per la Misura A:
1. Acquisto di nuovi impianti (di produzione/per erogazione di servizi), attrezzature, materiali, macchinari, hardware e software, (escluso usato e leasing);
2. Spese di adeguamento dell’impiantistica generale (a titolo esemplificativo impianto elettrico, di riscaldamento, antincendio, antintrusione, idrico) e ristrutturazione funzionale dei locali per l’attività di impresa/professionale (escluso spese tecniche e di progettazione);
3. Spese di locazione/noleggio per attrezzature tecnico-specialistiche e per laboratori/sede oggetto di intervento;
4. Spese di personale riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 20% dei restanti costi diretti (di cui ai punti 1,2,3 e 6,7);
5. Spese generali riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 7% dei restanti costi diretti (di cui ai punti 1,2,3 e 6,7);
6. Acquisto licenze software e servizi software, compreso sviluppo sito web (quest’ultimo solo se non finalizzato ai servizi di vendita diretta o indiretta);
7. Servizi di consulenza nella percentuale massima del 2% della spesa totale. Sono escluse le consulenze riguardanti la partecipazione al Bando e le consulenze per lo sviluppo dei siti web (queste ultime già previste al punto 6).
Le spese di cui ai punti 3, 4, 5 e 7 sono riconosciute per il periodo di realizzazione dell’investimento (massimo 15 mesi).
 
– per la Misura B:
1. Acquisizione di immobili destinati a sede produttiva, logistica, commerciale, l’immobile deve essere ubicato all’interno del territorio regionale;
2. Acquisto di brevetti, licenze d’uso e servizi software di tipo cloud, saas e simili;
3. Spese per certificazione di qualità, deposito di marchi, registrazione e difesa dei brevetti;
4. Servizi di consulenza esterna specialistica (legale, fiscale, business etc.) non relativa all’ordinaria amministrazione, nella percentuale massima del 2% della spesa totale, escluse le consulenze riguardanti la partecipazione al Bando;
5. Spese di personale riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 20% dei restanti costi diretti (di cui ai punti 1, 2, 3,4 e 7, 8);
6. Spese generali riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 7% dei restanti costi diretti (di cui ai punti 1, 2, 3, 4 e 7, 8);
7. Acquisto di nuovi impianti (di produzione/per erogazione di servizi), attrezzature, macchinari, hardware (escluso usato e leasing);
8. Spese di adeguamento dell’impiantistica generale (a titolo esemplificativo impianto elettrico, di riscaldamento, antincendio, antintrusione, idrico) e ristrutturazione funzionale dei locali per l’attività di impresa/professionale (escluso spese tecniche e di progettazione).
Le spese di cui ai punti 4, 5 e 6 sono riconosciute per il periodo di realizzazione dell’investimento (massimo 15 mesi).
Qualora la sede oggetto di intervento non sia di proprietà del beneficiario del contributo, ed esso sia quindi affittuario o usufruttuario dell’immobile, le spese di adeguamento impianti e ristrutturazione funzionale dei locali per l’attività non sono ammissibili, se non relativamente ai soli costi delle opere strettamente funzionali e necessarie all’installazione di arredi, macchinari, attrezzature, hardware, nella misura massima del 20% dei costi ammissibili per l’acquisto dei beni installati.
 
Le spese si considerano al netto dell’iva a meno che quest’ultima non rimanga in concreto in carico al beneficiario, mentre non sono ammissibili: 
 
1- spese di viaggio (trasferte e alloggio);
2- spese per adeguamenti ad obblighi di legge;
3- spese di manutenzione ordinaria di impianti, macchinari e attrezzature, nonché spese di manutenzione ordinaria per opere edili-murarie;
4- auto fatturazioni da parte dei soggetti beneficiari;
5- spese effettuate e/o fatturate al soggetto beneficiario da società con rapporti di controllo o collegamento così come definito ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile o che abbiano in comune soci, amministratori o procuratori con poteri di rappresentanza ed inoltre le spese in cui vi siano elementi di collusione tra le parti contraenti (ad esempio per motivi di affinità e parentela). In via d’eccezione tali spese potranno essere ammissibili solo a condizione che il soggetto beneficiario, al momento della presentazione della domanda o in fase di rendicontazione di queste, documenti che tale soggetto (fisico o giuridico) sia unico fornitore di tale strumentazione/servizio nel mercato.
 
Con riferimento alle modalità di presentazione della domanda e le tempistiche va rilevato che la domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online tramite la piattaforma Bandi online, raggiungibile al seguente indirizzo: www.bandi.servizirl.it a partire dalle ore 12.00 del 2 ottobre 2019 ed entro le ore 12.00 del 15 novembre 2019. 
 
Si tratta di procedura valutativa a sportello secondo l’ordine cronologico di invio al protocollo ed è possibile che lo sportello venga chiuso per esaurimento delle risorse disponibili anticipatamente.  
 
Nello specifico le domande saranno valutate in ordine cronologico e quelle previste dei requisiti di ammissibilità e che abbiano acquisito un punteggio minimo di 60 su 100 sono considerate ammissibili a contributo in base all’ordine temporale di ricezione.
 
Per tale ragione, in caso di esaurimento della dotazione finanziaria, anche per una sola delle due misure, la piattaforma informatica consentirà la presentazione di ulteriori domande di partecipazione, da considerarsi overbooking, fino al raggiungimento di un importo aggiuntivo complessivo massimo di  3 milioni di euro. È altresì contemplata la possibilità per Regione di eseguire eventuali nuove aperture di sportello mediante la pubblicazione di apposite D.G.R.. 
 
La durata massima dei progetti è di 15 mesi che decorrono dalla data di invio al protocollo della domanda ovvero dalla prima fattura emessa a far data dal 10 maggio 2019 (data di pubblicazione sul BURL della citata D.G.R. 1595/2019), con possibile proroga di 90 giorni naturali e consecutivi.
Entro 140 giorni successivi alla presentazione dell’istanza è prevista l’emanazione del decreto di concessione dei contributi.
Entro 60 giorni dalla conclusione del progetto, che coincide con la data dell’ultima fattura, il beneficiario è tenuto a eseguire la richiesta di erogazione del contributo allegando, fra l’altro, la rendicontazione delle spese sostenute ed entro i successivi 90 giorni dalla ricezione della documentazione menzionata avverrà la liquidazione. 
 
ANCE Lombardia monitorerà la pubblicazione dei successivi provvedimenti relativi alle misure di agevolazione rivolte alle MPMI lombarde. 
 

 

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